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Intervista ai volontari del Service Civique Européen alla Maison de l’Italie

Giovanni Bognetti e Ludovico Tura stanno concludendo il loro servizio alla Maison de l’Italie, nel contesto del Service Civique Européen. Questa esperienza europea di scambio tra Paesi, gli ha permesso di svolgere un servizio importante in una delle sedi più dinamiche per la diplomazia culturale italiana in Francia. Diamo loro la parola per farci raccontare l’esperienza.

Come funziona il servizio civile che state svolgendo?
Ad inizio maggio 2024, la Maison de l’Italie in collaborazione con il Collectif pour un Service Civique Européen ha lanciato un bando per due posti in servizio civile francese dalla durata di 6 mesi. Questo nuovo modello di servizio civile punta a rafforzare gli scambi tra Italia e Francia come da accordi presi alla firma del Trattato del Quirinale.
Siamo stati considerati dei “pionieri” perché questo nostro modello sperimentale è stato una prova per capire e vedere nel concreto cosa poter migliorare per le persone che verranno dopo di noi. Speriamo davvero che chi possa venire dopo, anche grazie ai nostri feedback possa avere un’altra esperienza altrettanto interessante quanto la nostra dal punto di vista contenutistico e più semplice dal punto di vista burocratico.

Quali sono i vostri compiti alla Maison de l’Italie e i vostri compiti durante i Giochi Olimpici?
Abbiamo supportato la Maison de l’Italie nell’accoglienza dei nuovi residenti della casa, nel sostegno alla logistica e organizzazione della sua programmazione culturale, che ha come obiettivo la promozione della cultura italiana a Parigi.
Durante i Giochi Olimpici abbiamo affiancato lo staff del Paris Media Centre nell’accoglienza dei giornalisti venuti da tutto il mondo e nel loro accompagnamento durante conferenze stampa e press tour.

Quale è l’interesse di svolgere il servizio civile in Francia?
Svolgere il servizio civile all’estero è l’occasione di entrare in contatto con una cultura diversa dalla propria e farne bagaglio. Averlo svolto specialmente alla Maison de l’Italie ci ha permesso di comprendere meglio anche i tanti punti di contatto che la cultura italiana e francese hanno e poter in futuro rafforzare, contribuire a valorizzare e stimolare un dialogo tra i due popoli.

Vostro rapporto con la Francia: avevate già vissuto qui, finita l’esperienza del Service Civique Européen vorreste restare qui o tornare in Italia o andare in un altro Paese?

Giovanni:
Per quanto mi riguarda, il mio rapporto con la Francia è iniziato nel 2006 quando ho iniziato la scuola francese a Milano. Da allora ho proseguito i miei studi nel sistema educativo francese passando il Baccalauréat a Roma e in seguito continuando i miei studi a Parigi. Nella Ville Lumière mi sono sempre trovato bene perché offre un sacco di possibilità per i giovani e spero di rimanerci ancora nei prossimi anni.

Ludovico:
Avevo già svolto un Erasmus di studi a Sciences Po Paris l’anno scorso. Sono stato colpito dalla vitalità di questa città e delle opportunità che offre per i giovani, per cui ho deciso di tornarci per svolgere il servizio civile.
Ora ritorno in Italia per terminare gli studi, ma visto che mi sono già integrato con la lingua e la cultura francese, non escludo di poter tornare a lavorare o a vivere in futuro.