Il Comites di Parigi
Il Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) di Parigi è l’organo di rappresentanza della comunità italiana iscritta all’A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) come residente nella circoscrizione consolare del Consolato Generale d’Italia a Parigi, che comprende 47 dipartimenti nella Francia metropolitana e nei territori d’Oltremare.
Il Comites di Parigi collabora e coopera attivamente con l’Autorità Consolare per la tutela dei diritti e degli interessi della comunità italiana e orienta i nuovi arrivati per agevolarne l’inserimento. I membri del Comitato operano per informare e supportare la comunità italiana, fungendo da ponte tra la collettività e le istituzioni.
L’attuale mandato ha avuto inizio il 14 dicembre 2021 a seguito delle elezioni tenutesi il 3 dicembre 2021.
Il Comitato degli Italiani all’Estero di Parigi è composto da 18 membri eletti e da 1 membro cooptato tra le proposte pervenute dalla rete associativa presente sul territorio consolare. I membri sono tutti volontari e non percepiscono contributi per il loro incarico.
Oltre all’Assemblea Generale e all’Esecutivo, il Comites di Parigi si è dotato di cinque Commissioni tematiche ed un Osservatorio dedicato alla Nuova Mobilità.
La missione
I Comitati degli Italiani all’Estero hanno per missione:
- favorire l’integrazione dei cittadini italiani nel tessuto sociale di accoglienza, senza perdere i legami con la realtà politica e culturale italiana.
- promuovere la storia, la tradizione e la lingua italiana, nel rispetto delle norme previste dagli ordinamenti locali e di diritto internazionale comunitario.
- rappresentare gli interessi e le esigenze della collettività italiana residente nella circoscrizione presso l’Autorità Consolare
- realizzare e sostenere progetti ed iniziative rivolte alla vita sociale e culturale della comunità italiana
Come si eleggono i Comitati degli Italiani all’Estero?
I componenti dei Comites sono eletti ogni cinque anni, direttamente dai connazionali residenti da almeno sei mesi nella Circoscrizione consolare. L’elettore vota per corrispondenza, purché abbia esercitato l’opzione inversa, ovvero l’espressione esplicita della volontà di esercitare il proprio diritto di voto, chiedendo al Consolato di competenza di essere iscritto nelle liste elettorali.
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